Dove l’Umbria ha
il profumo del mare.
In un luogo dalle caratteristiche uniche, Decugnano dei Barbi prende forma tra i fondali oceanici di 3 milioni di anni fa.
La potenza del tempo e della natura si fondono con la sapienza dell'uomo, creando un terroir minerale e marino senza eguali, che dona vita a un vino straordinario.
L'impeto delle ere geologiche e la mano dell'uomo hanno forgiato Decugnano dei Barbi in un luogo dalle caratteristiche uniche.
Qui, tra i fondali oceanici dell'epoca pliocenica, con i loro fossili di conchiglie e ostriche, prende forma un terroir dal carattere minerale e marino senza eguali.
Sotto un cielo che domina dall'alto i nostri vigneti, l'altitudine di oltre 300 metri e l'ottimale esposizione al sole donano alle uve una maturazione perfetta.
Decugnano è un luogo in cui la potenza del tempo e della natura si fondono con la sapienza dell'uomo.
Altitudine
320m
Clima
Mediterraneo
Terreno
Sabbioso e argilloso,
ricco di sedimenti marini
Esposizione
Sud-est e sud-ovest
Tra il verde dei boschi e la brezza marina di milioni di anni fa, si celano i segreti di un vino unico e straordinario.
A Decugnano si respira il profumo del mare.
Orvieto
Il vino di Orvieto è uno dei più antichi d'Italia.
Gli Etruschi e i Romani coltivavano la vite qui già da millenni, ma è stato nel medioevo che l'Orvieto ha raggiunto la fama grazie ai Papi che vi risiedevano. La corte Papale era nota per la sua raffinatezza, e il vino di Orvieto era indispensabile per i loro banchetti.
Terroir di Orvieto: un complesso sistema geologico composto da 4 differenti zone.
La città sorge su una rupe vulcanica, mentre le campagne presentano differenti caratteristiche: una zona vulcanica a sud, una zona argillosa a nord-ovest, una zona alluvionale nel fondovalle del fiume Paglia e una zona sabbiosa di origine marina a nord-est.
Decugnano, si trova proprio in quest'ultima zona, la più antica dell'area, che risale all'epoca di un antico mare e che in altre parti è stata poi ricoperta da successive eruzioni vulcaniche.
Identificando le migliori varietà
per il nostro terroir.
Nel 1973, la zona di Orvieto era dominata dal procanico, un clone del trebbiano. Tuttavia, Claudio desiderava superare i suoi limiti. Solo piantando varietà diverse, vinificandole e valutando la qualità del vino prodotto, si poteva scoprire la vera sintonia tra una varietà di uva e il terroir che la ospita.
Così, Claudio ha iniziato a piantare grechetto (poco utilizzato all'epoca) e chardonnay. Dopo qualche anno, ha sperimentato il sauvignon blanc, il vermentino e il semillon. Anche per le uve a bacca rossa, la curiosità di Claudio lo ha spinto a provare nuove varietà per la zona: il Cabernet Sauvignon, affiancato al Sangiovese, e successivamente il Merlot, il Pinot Nero, il Montepulciano e la Syrah.
Dopo 50 anni di sperimentazioni, finalmente conosciamo piuttosto bene il terroir di Decugnano e le varietà che si esprimono al meglio in questo magnifico territorio. Sappiamo che questa conoscenza ci porterà a grandi risultati nei prossimi anni.
Uve a bacca bianca
Grechetto, Procanico, Vermentino, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Semillon.
Uve a bacca rossa
Sangiovese, Montepulciano, Syrah, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Pinot Nero.
Età vigne
Dal 1984 al 2023
Estensione vigneto
32 ettari.
Tutti i vigneti sono accorpati e condividono lo stesso tipo di terreno e condizioni climatiche.
Sistema di allevamento
Guyot e cordone speronato.
Resa di uva per ettaro
Uve bianche 70-90 q.li/ha.
Uve rosse 50-70 q.li/ha.
Viti per ettaro
4,500 circa.
Irrigazione
No